mercoledì 23 gennaio 2013

MORBIDA E SUADENTE


Squilla il cellulare, un prefisso sconosciuto, non uno dei soliti.
Un numero che non ho in rubrica.
Rispondo e sento un caloroso "ciao", quasi pari a quello che ho rivolto io a 32 denti ad uno dei soliti  clienti-tipo, oggi, avendolo scambiato per errore per un amico.
E' un collega con il quale per ragioni di lavoro sono in contatto da un considerevole lasso di tempo, ma con il quale comunico principalmente via mail.
Mi chiama per chiedere riscontri vari in merito ad una certa faccenda e bla bla bla...
Se non fosse che questo "bla" viene espresso, ogni volta, da una voce morbida e suadente, alla quale non ho ad oggi un viso da associare.
Non ci conosciamo di persona, e chissà se ci conosceremo mai.
Nonostante professionalmente abbia delle remore nei suoi confronti (il che si riverbera anche su un eventuale interesse a lui in quanto uomo, argomento troppo lungo da discuterne ora...), avendogli corretto degli errori di distrazione per mia estrema magnanimità, ha questa voce che lo salva in calcio d'angolo.
Potrebbe parlarmi di quello che gli pare.
Dirmi quello che gli pare.
Lo ascolterei con eguale piacere.
Lui naturalmente non lo sospetta minimamente.
Sono estremamente rigorosa e professionale, quando parliamo, e non posso essere diversamente.
Considerata la questione che mi ha posta oggi, al telefono, essendo rimasta assorta nella musica prodotta  dalla sua voce, ho dimenticato di dirgli la mia in proposito.
L'ho ricontattato via mail per precisarglielo.
Mi ha letta.
Non mi ha risposto.
Starà chiedendo in giro cosa avrò voluto dire e se la strada che gli ho prospettato è percorribile.
Domani credo lo chiamerò.
Non mi sentirei a posto con la coscienza a saperlo abbandonato a se stesso e ai suoi dubbi...

2 commenti:

red ha detto...

la voce. non si sa come possa avere così tanto a che fare con la chimica.:)

.come.fossi.acqua. ha detto...

red, non lo so.
la voce è una di quelle cose che mi smuove qualcosa, se è la voce giusta.