martedì 25 febbraio 2014

IN MODO SCHIETTO



Una giornata alienante, a lavoro.
Da sola e, soprattutto, senza caffè.
"Non puoi chiedere a qualcuno dei tuoi spasimanti di portartene uno?", replica un'amica alla lamentela sciocca che le inoltro.
Se non avessero vergogna della loro ombra, qualcuno l'avrei già contattato.
Se non fosse, poi, che si aspetterebbero qualcosa in cambio.
Ed io non ho voglia di offrire nulla in questo momento.

Finchè non arriva provvidenzialmente qualcuno.
Un buon caffè, tutto per me.
Non lo vedo da tempo, a stento lo riconosco.
Mi chiede se mi sono sposata, nel frattempo.
Ma ero fidanzata...
Ero.
E tu, tu non eri sposato?
No, mai stato sposato, ho chiuso anche io da un po'.

Abbiamo discorso di qualcosa, distrattamente, per impegnare il tempo che ci separava dall'andar via.
Finchè non è intervenuto un deus ex machina ad interrompere le chiacchiere.

Ci vediamo questi giorni.
Va bene.
Ciao.

E ci penserei, forse, se non avesse qualcosa nella voce che, boh, non so dire.
Boh.
Che condivide la stessa vocale del no.

Si lo so.
Sono io che mi sono fatta complicata...



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