domenica 20 aprile 2014

MOLLA TUTTO PER ME

La pretesa che si legge tra le righe è esattamente questa. Mi sono sentita riprendere, perché troppo impegnata. L'ultima é che ho troppi amici. Davvero l'ultima perchè non ho intenzione di sentire altro. La cosa sconcertante é che a dirmi queste cose non é un fidanzato. Non é un amante. Non mi ci sono nemmeno sfiorata con questo. Non un bacio. Non una provocazione da parte mia. Allusioni zero. Ci sono uscita poco piú di un paio di volte. L'istinto era stato chiaro fin da principio. Ci sono uscita per curiositá, un po' per noia forse, un po' perché volevo mettermi in gioco. Alla fine mi sono solo rotta i coglioni. Oltre a sentire rimarcare cose che non stanno nè in cielo né in terra. Scusa, allora, se ho una vita, degli impegni, degli amici, una storia che nemmeno conosci sul groppone. Scusa se non mollo tutto per l'urgenza di frequentarti. Scusa se non appendo i miei amici per trascorrere una serata asessuata con te che sei impacciato e non hai idea di dove mettere mano. Scusa se queste cose mi annoiano profondamente e mi portano a voltare pagine senza esitazione. Senza rancore, pure, perché 'sti cazzi, ognuno è fatto a modo suo. Ed io e te siamo mondi a parte, anche se ti ostini a non volerne prendere coscienza. Puoi fingere di essere di mentalitá aperta, ma non hai a che fare con una novellina che non ha visto nulla del mondo. Puoi vestire i panni della persona alla mano, ma si nota a colpo d'occhio la presunzione e la pretesa di far colpo con cose di cui non sei buono nemmeno a riempirti la bocca. Scusa se non abbocco e questa cosa mortifica il tuo ego. Si vede da come mangi. I miei amici hanno riso di questa cosa quando ho detto loro che mi infastidiva. Ebbene no. Ho centrato in pieno il bersaglio. Un ragazzino cresciuto. Uno che si perde in un bicchiere d'acqua. Inutilmente problematico. Ed io cerco un uomo che mi semplifichi la vita e mi lasci libera di essere come sono, senza ingerire nelle mie cose. Potevo fingere che mi stesse bene. Potevo far tacere l'intuito e l'intelligenza e lasciarmi convincere che questo modo di comportarsi fosse indice di un interesse notevole. Una gelosia o qualcosa di molto simile (possessivitá, in realtá). Un certo tipo di atteggiamento a me pare solo inutilmente morboso. Oltre che deleterio. Ad oggi non mi sento di mollare nulla per nessuno. Io non mollo me stessa per nessuno. Non intendo mollare i miei interessi né i miei amici. E per cosa poi? Qui di passioni travolgenti nemmeno l'ombra. Stasera ho organizzato una cenetta romantica con un'amica per smaltire il vino che mi ha portato uno e i dolci che mi ha portato l'altro. Ho preparato bucatini con capperi e alici, spolverati con pangrattato tostato e debitamente insaporito. Ricetta riadattata, carpita ad una tradizione che mi é appartenuta per un bel po' di tempo. Sono rientrata a casa, stasera, e la vista è stata accolta dai piccoli pezzi unici venuti fuori dalla sessione di bricolage cui mi sono dedicata oggi. Una soddisfazione come poche. Se nella pittura mi cimento con risultati davvero scarsi, la composizione dei materiali in genere e la scultura li trovo particolarmente accattivanti. Il legno è decisamente la mia materia. La stoffa richiede una pazienza e una precisione che ritengo costrittive. Sto divagando. Scrivere é l'altra forma di espressione che ultimamente mi assorbe. Rientro a casa, di notte, e scriverei un libro. Ogni giorno mi accade un piccolo romanzo da scrivere che invece appunto nei tratti salienti. Forse fa parte del gioco. Un gioco ricco di personaggi, ma nel quale resto io a dominare la scena. In preda a milioni di emozioni che si insinuano nelle pieghe del viso e gestiscono il movimento dei muscoli fin nella piú piccola ruga di espressione. Ho voglia di scrivere ancora e ancora, ma gli occhi si chiudono, ed i pensieri cominciano a sfuggirmi di mano. Maggio è vicino ed io sono inerme. Vigile. Attiva. Viva. Meno pessimista di quanto sia mai stata.

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