lunedì 14 aprile 2014

VIRUS MALEDETTI

Entro nel locale, sorrido ad un amico vicino la porta e gli faccio un cenno di saluto, quando un altro al volo mi aggancia e mi dice "e a me? Non mi saluti?". Gli dico ciao. Lo conosco. Gli chiedo come sta. Rimane perplesso. Si riavvicina in seconda battuta, mi chiede se ci conosciamo, e come. Gli rinfresco la memoria. Dice di ricordarsi di me per altri motivi. Quali?! Che qua tante volte uno fa cose che poi si dimentica e per così poco finisce in mezzo a 'na strada... Mi risponde che mi conosce perché mi ha notata in giro, o una roba del genere. "Ti sto facendo un complimento..." Ah vabbé... Mi chiede se so quanti anni ha. Appartiene alla fascia dei "ventenni d'oggi", neanche a dirlo. Io ne ho qualcuno di piú. "E che fa... Te li porti benissimo, non l'avrei mai detto!" La provvidenza mi ha trascinata via dal locale con un'ottima scusa. Mi sono sentita così male che mi hanno dovuta riaccompagnare a casa. Lui, porello, non c'entra nulla. Mentre andavo via piegata quasi in due, ha detto che mi avrebbe cercata. Mi ha trovata prima il virus maledetto.

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