martedì 18 novembre 2014

SANTA SUBITO É IL MIO SECONDO NOME



Mi sono accollata una questione di lavoro un po' spinosa.
La persona dalla quale l'ho rilevata si é accollata, da che mi conosce, ovvero da sempre, tutti gli sfoghi, i dubbi e le cazzate come le cose serie, che possono capitare nell'arco di una vita.
Compresa quella che sto vivendo ora.


Lo scambio mi sembra equo, glielo devo.
Ha avuto una pazienza e una sopportazione che neanche una sorella, con me.


E devo, anche, perché ha cambiato lavoro, e non puó piú seguire, tecnicamente, questa vicenda.


L'ho invidiata parecchio quando, a colpo d'occhio, mi é parso evidente che ormai non é piú il suo mestiere, questo.
Mentre é ancora il mio.
E chissá per quanto ancora lo sará.


Ho apportato qualche correzione, pianificato il da farsi.
Dice che sono santa.
Se lo sono, lei é un angelo.


E considerate le volte che sento un cerchio alla testa per via dell'aureola, ci sta che lei possa essere il mio angelo custode.


In fin dei conti, sono tante le volte che le ho detto: "ho fatto 'na cazzata".
E lei si é sorbita con le mani in fronte ed espressioni incredule i miei casini.


A che servono gli amici, in fondo?
Ecco, anche a questo.








Nel frattempo che scrivo, vedo un animale, che da dove sono seduta, senza occhiali, svolazza allegramente intorno alla lampada dell'ikea.
Ha un'apertura alare non indifferente.
Mi domando perché a casa mia trovi ricovero ogni sorta di animale...
Poi mi ricordo che i poveri animali trovano rifugio perché non ho cuore di trucidarli, e aspetto che escano pacificamente fuori casa da finestre e balconi.
Spero solo che non sia migrato in camera da letto, che per il rumore che fa rischio di non chiudere occhio...



Nessun commento: