sabato 28 febbraio 2015

GATTO DI FORESTA



Mi ero ripromessa di fare questa piccola cosa, stamattina.


E dunque l'ho fatta.


"Ho letto, ieri sera. Ho letto tutto. Parola per parola. Ho letto sconcezze, rabbia e rancore nei miei confronti, l'invidia, la vigliaccheria. Ho letto chi ha preso le mie difese e come".


Non ha insistito.
Ha mangiato la foglia.
Gli voglio bene, ma non deve fare il paraculo con me.
Non mi serve confrontarmi in questi termini, nella vita privata, con le persone che conosco.




E poi ho ringraziato chi dovevo ringraziare.
Credo sia rimasto abbastanza sorpreso.
Mi ha detto che so cosa pensa di me.
Gli ho risposto che in effetti no, non lo so esattamente, perché non ho mai avuto accesso pieno ai suoi pensieri, perché si é sempre trincerato dietro atteggiamenti ambigui.
Mi ha risposto cose belle.
E qui sono rimasta sorpresa io.




Credo coltiveró l'idea di aprire una rubrica dedicata du fb.
L'idea mi diverte seriamente.
Mi sento un gatto di foresta che gioca con topolini di campagna chiusi in un recinto.
Topolini e zoccole.
Roditori, insomma.
Ovvero gente che per sopravvivere deve rosicare.


Quanto poco ci vorrebbe a schiacciarli tutti in un attimo.
Ma io ho rispetto di ogni forma vivente, anche la piú abietta.
Metto fuori dalla finestra qualsiasi insetto o animale mi entri in casa.
Come potrei essere cattiva e crudele per il gusto di esserlo?
Non sono nemmeno vendicativa.
Non mi sono sentita di ripagarli con la stessa moneta per non scendere al loro livello.
Peró sento l'esigenza di annientarli.
A modo mio.


Irradieró cosí tanta luce, ancora, che non troveranno piú alcun posto all'ombra in cui nascondersi.


Eccolo il mio metodo.


Discutibile, folle, ma questo.


Sono fatta cosí e non voglio farmi inquinare ulteriormente dal mondo cui non appartengo.

















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