sabato 28 febbraio 2015

MONDO CATTIVERIA E MISERABILIA





Stasera c'é stata una sessione di lettura all'aperto, mio malgrado, con un calice di vino tra le mani.
"Devo proprio?", in fondo lo so giá.


La lettura della lingua delle serpi, le cattiverie gratuite, gli sghignazzamenti meschini, in veritá mi hanno fatto ridere.


"No, ma non é possibile! Ma davvero hanno scritto cosí? Ma non ci credo! Ma come stanno combinati?", mi fa incredula un'amica.
"Senti, senti questa!!", incalza un amico.


Sto ridendo, ancora adesso, mentre ne scrivo...


"Mi aspettavo qualcosa in piú, da loro. Che so, un po' piú di fantasia...", mi é scappato.


"Oddio, mi sto sentendo male per te! Ma come hanno potuto! Guarda qui quest'altro che ha scritto! E questo che ha risposto!", continua la mia amica.


"Basta dai, é troppo... É vergognoso. Basta leggere queste cose, mi sto innervosendo. É gente da tenere decisamente alla larga!", mi fa.


"Nulla che non sapessi giá", ho replicato.




Dovrei quasi sentirmi lusingata dal fatto di ricevere tante attenzioni.
Ah giá, ma io sono quella che si mette al centro dell'attenzione.
Ho delle tecniche infallibili.
Tipo non filarmi la gente che mi fa pena.
Evitarla.
Farmi la mia vita.
O anche prendere decisioni scomode per me stessa.
A rischio di rimanere sola.
Peró, caspita, sola non sono rimasta.
Anzi.
Ho trovato pure ulteriore sostegno.


Tipo anche non sputtanare tutte le confidenze ricevute, nonostante abbiano detto cose non vere sul mio conto.
Nonostante il fango gettatomi addosso.


Mi basta una doccia per ripulirmi a fondo.
Sarebbe diverso se fossi un pupazzo di fango, in quel caso mi scioglierei sotto l'acqua.
Cosí non é.


"Se l'avessero fatto con me sarei stata malissimo. Mi sarei fatta un pianto!", mi dice l'amica seduta accanto a me.
"Come fai ad essere cosí tranquilla? Mi sento male per te!".


"In veritá mi fanno male i muscoli della faccia per quanto ho riso stasera!", rispondo.


Ed é vero.


Queste cose non mi toccano.


Mi fanno solo un'infinita tristezza.


Considerato poi che i miei status su fb costituiscono motivo di ulteriore dibattito - di altissimo livello - stavo quasi pensando di aprire "la rubrica di comefossiacqua" per donare loro ulteriori argomenti con cui riempire le triste giornate che non sanno come proficuamente impegnare.


Potrei creare un "gruppo sfigati" ad hoc e rendere visibile solo ai suoi membri dei piccoli post mirati.


Scrivere non mi impegna poi molto.


Mi impegnerebbe di piú scrivere in italiano correggiuto per portare la lettura alla loro comprensione.


Ci sto seriamente riflettendo.


Potrebbe essere un passatempo divertente.
Non tanto quanto il mio piccolo posticino blu e acquatico, ma alquanto divertente.


Tanto ci vanno avanti per ore a fare cineforum sui film che mi vedono come protagonista.


Potrei anche suggerire i titoli, creare dei piccoli trailer, che so.


Sarebbe una figata pazzesca!




Vorrei rendicontare tutte le cose che ho sentito e letto stasera.
Non saprei da dove cominciare.
Continuo a riderne, da sola, nel letto, mentre scrivo.


Ci sono delle persone che non hanno preso parte a questo gioco meschino.
Una l'ho ringraziata poco fa.
L'altra é quella che mi ha letto queste cose.
L'altra ancora é quella che mi ha difesa a spada tratta.
E non avevo dubbi, ma merita davvero un ringraziamento speciale.
L'altra... Non me lo aspettavo.
La ringrazieró a voce.
L'ultimo mi ha chiamata ad inizio settimana per dirmi delle cose deliranti con le quale si sono scatenati e di come si fosse dissociato.
In veritá piú che dissociarsi é stato abbastanza paraculo.
Non mancherò di dirgli che ho letto tutto.
Parola per parola.
E che ho molto apprezzato chi ha preso a viso scoperto le mie difese.




"Ma anche lui, come ha potuto partecipare a queste cose? Addirittura le illazioni su di voi..."


Lui é uno con cui ho avuto incontri ravvicinati per una manciata di volte.
Dove le altre stavano con la bava alla bocca, perché si presenta meglio di quel che é in realtá, a me é bastato essere me stessa e lasciare che le cose accadessero.


Ma quando sono accadute non mi hanno cambiato la vita, diciamocelo.


Motivo per il quale non mi é pesato interrompere la situazione e rivolgere le mie attenzioni altrove.


E quindi, sempre la bava alla bocca e le fauci spalancate delle altre, i suoi occhi sono rimasti puntati su di me finché non ha cominciato a cercare attenzioni che non avevo intenzione di concedere.


Finché questa cosa non l' ha indispettito.


Io la gente che mi annoia, a letto e fuori, la allontano.


E lui non aveva i requisiti per costituire eccezione alla regola.































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