mercoledì 22 aprile 2015
OCCHI DI VETRO
I suoi occhi sono del colore dei frammenti di vetro azzurrino che si trovano in spiaggia, levigati dal lavorio incessante del mare, che si riducono, pian piano, a granelli di sabbia.
Sono magnifici e magnificamente alla portata, nonostante la differenza d'etá e i distinti ruoli che ci competono, se solo volessi.
Perché la scelta é rimessa a me, a quanto pare.
Cosí mi é parso di capire.
E non intendo compierla.
Sono diventata, mio malgrado, la donna per la follia di una notte.
L'opposto dell'angelo del focolare.
Il desiderio proibito degli uomini accasati e anche vagamente attempati.
Lo scheletro nell'armadio che vorrebbero murare vivo sino a completa consumazione.
E attizzo ancora di piú quando non smetto gli abiti di lavoro, di cui mi spoglio appena metto piede a casa.
Perché c'é qualcosa in me, una apparente dolcezza che attrae, e questa forza che trapela allo stesso tempo.
Il mio essere fottutamente indipendente.
Nient'altro?
Vorrei scrivere una cosa che mi preme da un po' e non riesco piú a trattenere a questi uomini che mi approcciano con la stessa bava alla bocca: sentitamente, ma annateveneaffanculo!
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4 commenti:
vorrei associarmi, posso?
... Sono esausta, sai?
sì, lo capisco benissimo. Io esausta, avvilita e pessimista
Uscirá fuori qualcosa di positivo, dai.
Qualcuno.
Possono mica essere tutti pessimi!
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