venerdì 1 maggio 2015
C'È SEMPRE UNA CANZONE CHE MI RIPORTA A CASA, LA SERA
È quella che passa in radio mentre guido per rientrare a casa.
Sola, le dita che tamburellano sul volante, la voce che si spiega senza pudori, le mie rivisitazioni e personalizzazioni che prendono forma e appunto mentalmente per la trasposizione su chitarra strimpellata alla meno peggio.
La serata multietnica - carina, di sole donne - è appena terminata.
In anticipo, per quanto mi riguarda, perché oltre non riuscivo proprio a trattenermi.
La stanchezza mi trascina via, questi giorni, sulla strada di casa.
La domanda che mi mette ansia, da un po', è se voglio una cosa a tal punto da superare certi non posso.
Se gli impedimenti che mi hanno impedita sono realmente tali o c'è un ostacolo piú profondo.
Sotto entrambi i punti di vista, l' impossibilità mi sembra ampiamente superabile.
Lo voglio?
Certi momenti la risposta è netta e precisa.
Altre volte non concordo con me stessa e mi distolgo con furia dall'idea.
È questo che vuoi?
Si.
E questo si mi esce sicuro e diretto.
Perchè il tempo porta risposte.
Anche quelle che hai davanti agli occhi e metti da parte perchè sono faticose da digerire.
O talmente complesse da non riuscire a comprenderle pienamente sul momento.
Solo che con il tempo subentrano altri impedimenti.
E saresti disposta a superarli?
Per quel che vale si.
Se non fosse per quella voce che si alza dal fondo del cuore e dice: aspetta un attimo peró...
Credi di essere così forte?
Lo sono.
Non è la forza che determina la risposta positiva, ma certamente incide.
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