martedì 5 maggio 2015
DI ALTEZZE PROFONDE
L'infinita gamma delle scelte è alla mia piena portata.
Quale scelta sceglierò, alla fine?
Non lo so.
Non so se talvolta la scelta coincide effettivamente con una scelta precisa o con una non scelta codarda.
Io che codarda non sono e mi faccio male arrivando anche al limite dell'autolesionismo psichico.
Il cuore mi è sceso nello stomaco e lì galleggia e pulsa.
Da lì interagisce.
Da lì reclama e si rivolge a profonde altezze, scalandole.
Mi domando se punterò mai la bandierina sulla vetta o se rimarrò seduta a mezza strada ad ammirare il paesaggio a un soffio da me, ancora vicino e tangibile, nei suoi colori e nelle forme distinte.
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