lunedì 4 maggio 2015

IL MEZZO RIMORSO



Non ho rimorsi, ad oggi, eccetto forse un paio.
Mezzi rimorsi, nulla di intero.
E me lo ricordo meglio quando uno di questi mezzi rimorsi torna a bussare alla mia porta, che è solo un mezzo rimorso.
In questa travagliata esistenza merito di stare sola se non trovo una persona come si deve, e non a chiacchiere da quattro soldi, ma sul serio, del che la mia vita è una chiara dimostrazione.
Perchè la mia compagnia, il mio cervello, la mia ironia, il mio corpo, il mio savoir faire non ho voglia di condividerli con chi non ha saputo fare che scelte di mera convenienza, o vive di sfigatissimi luoghi comuni, in aderenza alle pressioni sociali.


E poi se per me il rimorso è a metà, per qualcuno, nella specie, temo sia pieno.


Non voglio essere l'ancora di salvataggio di chi sprofonda nel mare nelle scelte sbagliate che ha fatto nella vita.


E se c'è un margine di correzione, per quello che si è fatto male in passato, e non ci si indirizza in quel senso, per quanto difficile, vuol dire che si sceglie qualcosa di meglio.


La sicurezza.


Che per qualcuno equivale ad un'assicurazione sulla vita, mentre per me, in assenza delle condizioni ideali, equivale a morte certa.


Non voglio logorarmi guardando indietro e pensando di avere fatto delle cazzate.


Non le ho fatte.


Erano scelte, fondate su ragioni precise la cui validità regge ancora oggi.


Per me, che ho una scala di priorità diverse da chiunque altro conosca.























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