venerdì 22 maggio 2015

PRESTITI





"Hey, dove sei?"
"Sono uscita poco fa da lavoro, sono in macchina!"
"Ci prendiamo un caffè?"
"Anche un aperitivo al mare, che ho comprato le corde al negozio di musica, magari me le monti, che dici?"
"Non posso... Tu ed io, il mare, passare per casa... Alla luce del sole..."


Che detta così sembriamo due amanti e la mia una proposta.
Io volevo solo approfittare delle sue competenze per non aspettare fino a domani di incontrare un altro amico che può montarmi le corde nuove che ho preso.


La verità è che siamo solo amici, e prima di questo colleghi, ma la sua compagna è folle di gelosia, e lui vive questo rapporto come una galera, evitando qualsiasi contatto, per quanto possibile, con il genere femminile.


Questa cosa, tra parentesi, non gli ha impedito di esserle infedele nel tempo.


Non con me, ci tengo a precisarlo.


Comunque, gli ho proposto un caffè sulla strada per tornare a casa che stavamo entrambi percorrendo, di quelli dove si fermano i camionisti e i turisti di passaggio, per metterlo a suo agio.


Ha voluto sapere se ho qualcuno, ultimamente.


Si preoccupano un po' tutti, un po' troppo, della mia vita sentimentale.
Burrascosa e da film per chi mi conosce.
Inesistente per gli altri.


"Faccio sempre coppia con me stessa", ho risposto a grandi linee.


Mi ha prestato della musica di cui mi ha parlato la volta scorsa che ci siamo visti.


Lei non deve sapere di questo incontro né del cd.


Mi ha suggerito di ascoltare l'album così come è, nella sequenza in cui sono disposte le canzoni.


L'ho rassicurato che avrei rispettato la sequenza logico-temporale.


E lo sto facendo, mentre scrivo, dal divano, le gambe distese verso la chitarra che occupa un posto a sedere ed il bracciolo.


È bella la mia chitarra, le corde che scorrono verso la luce che filtra dalle tende, che sembrano una strada dritta e tesa verso l'infinito.


È bello quest'album.


È bello che abbia voluto condividerlo con me.


"Più andiamo avanti, più la tua personalità, sul lavoro, sai, si delinea..."
"È sempre stata qui, ma spesso è più semplice guardarmi per quella che sembro invece che per quella che sono per davvero."
"Acqua in bocca del cd, mi raccomando. Io e te non ci siamo mai visti!"
"Va bene. Lo ascolto e te lo rendo!"


Il cd, originale degli anni '90, sembra appena acquistato per come è tenuto.


È un feticcio, di quelli custoditi con amore e cura.


E quindi il prestito, che mi svela una parte di lui che non avrei mai illuminato in ambito lavorativo, è nel contempo un gesto di fiducia.


Il cd ha quasi finito la sua corsa, ed il tempo del relax casalingo è terminato anche per me...


Certi giorni gira bene, e il cielo che posa sulle spalle mi sembra più leggero.




Stanotte ho ricevuto una risposta che non aspettavo più.
E non riesco ad impantanarmi nella nostalgia nè a farmi intrappolare da prospettive in potenza che non accadranno mai.
Posso solo andare oltre.
D'accapo.
Di nuovo.
Sono una forza, in questo.

















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