lunedì 15 giugno 2015

LE CILIEGE NEL GHIACCIO





Arrivo al solito orario di chiusura all'iper per fare spesa di sopravvivenza.


Il frigo bianco ha alzato bandiera bianca.


E le cose che ho in congelatore non ho mai tempo né voglia di scongelarle.


Controindicazioni della vita da singola, modalità "stasera mangio solo per nutrirmi".


Reparto cose zuccherose e sciroppate.


Mi viene voglia di pesche e ananas.


Perché non prenderle fresche, allora.


Reparto frutta.


Ciliege in offerta.


È la fine...


Saluto il tipo del banco del pesce, che ha giá sgombrato tutto perché è tardi, e sta cazzeggiando vicino le ceste stracolme di ciliege.


"Vuoi?", porgendomi una vaschetta di ciliege mature distese sul ghiaccio.
"Sono quelle in offerta?", chiedo.
"Si, sono eccezionali!".


Drammaticamente vero.


"Dimmi la verità, è il ghiaccio del banco pesce, questo?", sorrido.
"Eh ma mica quello del pesce!", serio.


Volevo sfottere, non mi ha capita.
La mia ironia, tra le molte doti che non posseggo, è la cosa che passa inosservata ai piú, che non la colgono.


"Oh ma sei sicura che sei da sola a casa, quante ciliege stai prendendo?", dice.
"Lo sai com'è, una ciliegia tira l'altra..."


Mi chiedo se tutti i clienti dell'ultima ora siano come me.
Se c'è una cura a questa socievolezza che non contengo.
E poi perché dovrei contenerla, in fondo?


A me piace chiacchierare con la gente.













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