sabato 4 luglio 2015

AZZERO IL CONTACHILOMETRI



Se sul tempo non ho alcun potere, sullo spazio ho invece ampio margine di scelta.
Una scelta che non esercito fino in fondo.


Ecco, forse la questione irrisolta con il tempo riposa proprio nella considerazione che l'unica possibilità di gestione della vita che ci é concessa risiede nell'organizzazione dello spazio e degli elementi materiali ed umani che lo compongono.


È impostata male la questione a monte, non è di tipo temporale, ma spaziale.


Lo spazio di oggi non ha confini, al momento, se non i muri di casa tra i quali mi sono chiusa in castigo.


Dovevo dormire.
Non ho aperto gli occhi che alle 11.00.
Ieri un cliente mi ha chiamato alle 7.30 per precisarmi una cosa che mi aveva giá detto la sera prima.


La sveglia venti minuti prima della sveglia.


"Pronto?"
""Ciao!"
"Che è successo?"
"Volevo dirti che bla bla bla..."
"Me l'hai detto appena ieri sera. Lo ricordo, stai tranquillo..."
"Si ma comunque bla bla bla..."
"... Ci sentiamo nel pomeriggio"
"Ma che t'ho svegliato?"
"Beh...!"
"Ah, buonanotte allora!"


E mi ha chiuso il telefono in faccia.


Mi è salita una rabbia inimmaginabile che non sono piú riuscita a chiudere occhio e sono andata a lavorare con un nervosismo addosso che non so spiegare.
Le mie giornate lavorative talvolta sfiorano le dodici ore.
In ogni caso, sono lunghissime.
Perdere mezzora di sonno quando posso recuperarla, incide in maniera consistente sui miei ritmi vitali.
Appena il giorno prima ho ricevuto una notizia che mi ha spezzata.


Mi ha richiamata un paio di volte nel corso della mattina.
Non ho risposto che verso le 11.30.


"Scusa per stamattina, davvero ti ho svegliata?"
"Perdere mezzora di sonno su una giornata che dura circa sedici ore, certo, mi pesa. Si, mi hai svegliato."
"Ah vabbè, ma io ti ho chiamata a quell'ora perchè sapevo di trovarti, che sicuramente stavi dormendo..."
"Allora se l'hai fatto di proposito a chiamarmi mentre sapevi che dormivo, non scusarti. Cerca invece di chiamarmi il pomeriggio, perchè la mattina non ti risponderó piú", gli ho risposto con il sorriso, ma ferma.


Chiaro il messaggio?











2 commenti:

Kanachan ha detto...

ti capisco... anche io sono stata svegliata due volte da uno che cercava mio padre... nelle uniche due mattine in cui potevo dormire un po'!!! Ero nera!!!
Hai fatto bene a rimarcarlo... e a evitare le sue chiamate!

.come.fossi.acqua. ha detto...

Se fosse stata una cosa importante, mi sarei anche fiondata fuori di casa.
A qualsiasi ora .

Ma svegliare le persone per banalitá è una mancanza di rispetto, che con me non deve permettersi.
E proprio perchè ho una disponibilità fuori dal comune.