lunedì 20 luglio 2015

DI COMMENTI SOTTO LE NOTIZIE



E' davvero uno spasso leggere i commenti sui social networks, sotto le notizie - o pseudo tali - pubblicate dai quotidiani online.
Si tratta, nella maggior parte dei casi, di "notizie non notizie", nel senso che, spesso, viene enfatizzata in un italiano approssimativo la scoperta dell'acqua calda.

Lo sdegno e la sorpresa che si leggono tra le righe, e non solo, dei commenti in merito a questioni che dovrebbero essere di dominio pubblico, rendono l'idea del livello culturale estremamente basso che affligge questa nazione.

La cultura generale non esiste più, è morta ammazzata, e resuscita artificialmente sotto forma nozionistica nei manuali che si acquistano (a prezzi salatissimi) per prepararsi a sostenere concorsi pubblici.

E  dunque, sotto le notizie di stampo politico, vanno per la maggiore i commenti alla Salvini.
Del tipo che "devono andare tutti a casa", senza nemmeno il punto esclamativo.
A chi volete che importi un uso consono della punteggiatura, di questi tempi, quando è lo spessore stesso delle parole e dei concetti, nonchè delle menti che le esprimono, a mancare?

Sotto le notizie più leggere è un fiorire di "chi se ne frega", "abbiamo di meglio a cui pensare", etc.
Quando è stata pubblicata, pochi giorni fa, la notizia del cantante Scialpi che si sposa, ho letto i commenti per due giorni, non riuscivo a smettere di ridere.

Ho aperto, ancora, la notizia della coppia di giovani modelli che gira il mondo.
Ovvero la notizia che la loro pagina, contenente il "diario di viaggio" per immagini della loro avventurosa vita, ha tante visualizzazioni e followers.
E' stata tirata in ballo persino la forza di gravità che li coglierà di qui a qualche anno, tra le maledizioni e gli anatemi scagliati contro 'sti due stronzi che hanno la sfacciataggine di essere belli e di girare il mondo, e di guadagnare soldi posando come modelli.
Che schifo!
Non si vergognano?

Certo che gli itagliani sono una manica di rosiconi e ignoranti, a leggerli da qui.

E fatevela una risata ogni tanto!
Smettetela di prendervi sul serio sulle minchiate e di mettervi a ridere sulle cose serie!

Una menzione a parte meritano quelli che credono di svelare complotti intergalattici analizzando il colore delle scie chimiche - comprese quelle invisibili - e degli arcobaleni, o che scambiano le stelle che brillano in cielo per UFO, che vengono presi per il culo da altri, che "complottisti" non sono, ma litigano comunque tra di loro nei commenti per delle boiate atomiche, così riducendosi allo stesso livello di quelli che prendono in giro.

E i moralizzatori, quelli che fanno dietrologia, quelli che c'è sempre un'interpretazione altra ed alta dietro ogni notizia o foto apparentemente scontata?
Sono l'unica a non tollerarli?
Mi viene in mente, una su tutte, la foto del bambino che studia alla luce del lampione, oggetto di un articolo a dir poco ridicolo, sul significato recondito da attribuire alla scena e all'infanzia.
Come lo vuoi interpretare un bambino che studia alla luce di un lampione?
Lascia spazio all'immaginazione?
Evidentemente si.
La lettura dell'articolo mi ha lasciato seriamente perplessa, ma non il fatto che sia stata condivisa da adoranti folle di pappagalli privi di senso critico.
Me ne sono fatta una ragione dello spicchio di mondo nel quale vivo.
E' una delle ragioni per cui me ne scapperei via.

Talvolta rispondo o intervengo - rarissimamente - perché non è possibile abbandonarli a questa prolificazione cialtronesca di idee allo sbaraglio.

A prescindere dal tenore della notizia, leggo commenti più o meno fantasiosi, sgradevoli, o volgari, spesso - davvero troppo spesso - gratuitamente cattivi.
Come se la cattiveria gratuita fosse divenuta un valore.
Come se fosse aperta la gara a chi infligge il commento più sarcastico e cattivo.
Una gara non priva di risvolti positivi, a ben vedere, per taluno.
Considerato che si vincono orde di followers inconsapevoli (maddai, inconsapevoli?) del fatto di diventare numero spendibile al fine di accattivarsi sponsors e pubblicità, prima di posare il dito sul pulsante del like ci penserei bene.

Se proprio devo far guadagnare qualcuno, voglio che sia chi fa musica che adoro, ad esempio, affinchè continui a farne.

Non chi pubblica sporcizia affinchè gli haters ci sguazzino in mezzo.




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