lunedì 31 agosto 2015

NON POSSO, SONO UN ARTISTA


"No, non possiamo vederci stasera. 
Sono un uomo impegnato, non come gli altri.
Io ho degli impegni da rispettare.
No.
Adesso ho da fare.
Ti avevo detto che mi piace vivere da solo, non voglio complicazioni.
No.
Che significa? Siamo tutti single! E' una condizione alla quale dobbiamo abituarci!
Cosa c'entrano i tuoi figli?
No no, non voglio saperne, voglio stare da solo.
Non sei tu, sono io.
E così con te e con chiunque.
E poi ho altri affetti con altre persone, fai tu.
Io sono così.
Sono un artista.
Sono un uomo libero, non posso...
Adesso è il mio turno, devo chiudere."


La conversazione telefonica di cui sopra si è svolta alle mie spalle, in fila alla cassa del supermercato.
Non ho osato girarmi per guardare chi fosse, ma ho atteso di girarmi per pagare la cassiera e voltarmi e...
Uomo di 60 anni circa portati malissimo.
Taglio alla paggetto, capello tinto rosso carota.
Giuro!
E sembrava avesse inghiottito un canotto per le dimensioni del punto vita...
Non è da me fare certi apprezzamenti, ma davvero non ho potuto non sorridere.

Il mondo, quanto è vario!









2 commenti:

sara-sky ha detto...

:D
adesso sarei curiosa di sapere chi c'era all'altro capo del telefono

.come.fossi.acqua. ha detto...



eh...
'na disperata!