mercoledì 19 agosto 2015

UOMINI MALDESTRI AL VOLANTE



"Cara, vieni piú verso il muretto, questo tipo al volante sembra abbastanza imbranato" , dico alla mia amica sulla discesa verso uno dei miei locali preferiti.


"Ciao cfa", o come diavolo mi ha chiamata dal finestrino.


"Ecco, stavo appunto dicendo alla mia amica di accostarsi, visto il modo incerto in cui stavi scendendo", gli dico.


"Ma io..." qualcosa.


"Vai vai. E attento a non andar dritto. C'é il mare sotto".


Neanche a dirlo, ha stazionato dove ero io per buona parte del tempo, nel locale.


Lui e la sua compagnia insulsa.


Passa il tempo, ma la coglionaggine no.
É sempre quella.
Il vaffanculo che mi sono tenuta per me e non gli ho mai detto gli avrebbe fatto bene.
L'ho sfanculato in modo piú elegante.
Dopo una scopata di addio, di quelle come si deve.
Scusate la franchezza.


E evidentemente sono stata convincente se ancora crede qualcosa che non esiste piú.
Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora.
E la sua importanza si è nettamente ridimensionata.


Certo, è l'ennesima sera che torno a casa da sola.
Eppure non mi pesa.
Mi aspettano cose migliori.
Non sono una donnetta che deve accontentarsi delle briciole.
La mia dignità ha un valore altissimo.
E piuttosto resto sola.





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