sabato 19 settembre 2015

L'INTELLIGENZA FUORI LUOGO



Il termine intelligenza non è da intendersi, in questo caso, quale parametro cui commisurare la stupidità altrui.

Parlo di essere "diversamente" intelligenti.

Di essere detentori di un'intelligenza che si distingue clamorosamente da quelle altrui con le quali quotidianamente si confronta.

Non ho la presunzione che gli altri siano tutti stupidi.
Non a priori.

Però che palle tutti la stessa cattiveria, lo stesso modo di essere inutilmente provocatori o di polemizzare.

Che noia!

Detto ciò, dal basso della mia intelligenza fuori luogo ed incompresa, non ho intenzione di farmi trascinare ancora più giù dagli idioti.

E l'unica presunzione che mi concedo, allo stato, dove aver tanto riflettuto sul fatto di poter essere io quella anomala, è di essere io quella normale, alla fine.



2 commenti:

Cherry Black ha detto...

Anomali o normali,alla fine siamo quello che siamo.Pero' si,che palle la gente che polemizza di continuo!A volte lo sfoggio di "presunta" intelligenza,altro non è che idiozia.

.come.fossi.acqua. ha detto...



Ed io sono appena scappata da una serata dove qualcuno ci teneva a far sfoggio del proprio ineccepibile ed incontestabile punto di vista sulla politica nostrana ed estera.

Se di presunzione e idiozia si morisse, ci sarebbe una moria tale di gente...