mercoledì 16 settembre 2015

PRENDERE ALLA LARGA LE COSE



Sul lavoro, mi viene formulata una domanda da una persona.
Domanda che a naso mi è sembrata strana.

"Per quale motivo cui mi chiedi questa cosa?"
"Curiosità"

Mi è bastato poco per scoprire poi la vera ragione della richiesta.

"Tizio dice che Caio gli ha detto che tu questa cosa te la sei persa..."

Certo.
E gli asini volano, tra le nuvole, di fianco agli unicorni e ai little pony.

Ho rassicurato questa persona sulla mia professionalità, chiedendole di non prestarsi più a queste forme bieche di manipolazione.

La vera domanda spontanea, senza prenderla alla larga, è: da quale parte la devo mettere a quel servizio a Tizio e Caio?

Perchè il quoziente intellettivo degli interlocutori con cui mi confronto è sempre così ridicolmente basso?



2 commenti:

sara-sky ha detto...

eh. Ed è così in ogni ambito, fidati.
Ho sperimentato almeno 3 diversi ambienti di lavoro

.come.fossi.acqua. ha detto...



Io qualcuno in piú.

Cambiano i fattori umani, i luoghi, gli ambienti, ma il risultato non cambia.