giovedì 1 ottobre 2015

UN PACCO DI GRISSINI APERTO


Sono tornata a casa da lavoro, il tempo di accendere una sigaretta, di riempire mezzo calice di vino, e di assaltare un pacco aperto di grissini salati.
Non ho voglia di cucinare nè di mangiare.
Non ho avuto voglia nemmeno di fare la spesa.
Ho un po' d'uva, dolce da far schifo.

Da domani metto le scarpe chiuse, fa un po' fresco, sarà la pioggia battente.

A pranzo ho mangiato un panino in un posto sul mare immerso nella vegetazione.
Ho buttato addosso una felpa con il cappuccio sul vestito da lavoro e via, ho camminato per un po' sotto la pioggia, incurante di tutto, prima di raggiungere un posticino al coperto e affacciarmi sul blu metallico del mare.

Ho sentito un amico e gli ho detto che forse vado a trovarlo nel week end.
Devo cambiare un po' aria.
Dice che mi aspetta, anche se glielo faccio sapere domani stesso.

Ed io sono qui che tentenno, che vorrei fottutamente schiodarmi da qui, ma al tempo stesso vorrei rannicchiarmici in silenzio.

E non è da me rispondere "vorrei" ad un "vieni".
Non è da me questo tentennare.
Poi penso che cazzo rimango a fare qui, nel week end?
Quale sorpresa saprà portarmi, che non possa già prevedere vanificandone l'effetto.

Mi rompe anche ascoltare la radio, stasera.
Che poi all'improvviso passano i Beatles con un pezzone e non mi rompe più.

E fuori tuona e vedo i lampi rischiarare il buio in lontananza e mi viene voglia di un bagno caldo.

Ho le pile scariche, come l'orologio appeso sulla parete, fermo alle tre meno un quarto dell'altro giorno.

Solo che le mie pile scariche non fermano il tempo della mia vita, che continua ad incedere sicuro nonostante le mie, di incertezze.

Se fossi certa come lo scorrere del tempo, probabilmente, mi stuferei anche di quello.
Mi sentirei meno spaesata, però.
Forse.

E mi tornano in mente discorsi da letto, di quelli che dovrebbero rimanere lì e invece frullano in testa:
"Sei come mia sorella, lei dopo un po' si stanca di tutto e di tutti..."
"Io di te non mi sono mai stancata. Mai"

Chiacchieravo oggi con un'amica.
Secondo lei la passione iniziale, nei rapporti, si spegne nel tempo, è inevitabile.
Io non riesco a concordare con questo assunto.
Ci sono amori che nascono in un istante e si esauriscono come un fuoco di paglia, immediatamente.
Altri che, dopo la passione iniziale, arrivano gradualmente a mutare e spegnersi.
Ed altri ancora, in cui la passione iniziale si evolve nel tempo, restando viva, rinnovandosi, senza affievolirsi mai.

E non so nemmeno perchè mi vada di scrivere di queste cose, perchè oggi, perchè ancora oggi.

Ho bisogno di tenere la mente impegnata, non il corpo.
Il corpo si stanca presto.
E la mente, per quanto si stanchi, non ne ha mai abbastanza.
Che follia...

Una follia che non riesco a gestire, come la stanchezza del corpo.






4 commenti:

Patalice ha detto...

...impressioni di settembre...

.come.fossi.acqua. ha detto...


... che per fortuna è passato ;-)

sara-sky ha detto...

io credo che la passione lasci posto ad altro. Ad un amore diverso, non per questo meno bello.
Un amore sempre passionale, non solo non l'ho mai vissuto, ma non l'ho nemmeno visto.

.come.fossi.acqua. ha detto...

Facciamo esperienze diverse.
Le mie sono quelle che ho indicato... ;)