lunedì 20 giugno 2016

E TANTA VOGLIA D'ESSER STRONZA



Non ci sto.
Ecco tutto.
Immaginate i pugni chiusi che sbattono con forza su un tavolo di legno massiccio, mentre leggete.
L'impeto è il medesimo.

Madre natura, peró, mi ha dotato di un aspetto gentile che camuffa l'indole selvatica.

Quindi immaginate questa bambina incazzosa (dentro), che molto pacatamente misura i gesti ed il passo, e pesa le parole.

Immaginatela mentre fa finta di essere la professionista che è, scegliendo di vestire il vestito piú adatto alle circostanze dalle quali cerca di non farsi travolgere per inerzia.

Io non sono quella aggrappata all'albero, mentre resiste allo tsunami.

Sono quella che nuota.



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