venerdì 23 dicembre 2016

CAFFÈ E PANDORO


La colazione tradizionale del Natale.
La mia personale tradizione natalizia, non so quelle degli altri, ma so per certo che tutti ne hanno, approssimativamente, una.
Compro questo Pandoro, sempre della stessa marca per l'affidabilità (ne ho provati altri, ma mi sembrano di cartapesta e si sciupano dopo poco, mentre a me deve durare).

Sto facendo questi sogni, queste notti.
Un miscuglio più o meno indefinito di persone che hanno fatto parte della mia vita.
Di cui mi rendo conto non mi importa più nulla.

Stanotte ho sognato di allontanarmi.
Di rifugiarmi in un luogo da sola.
Mi hanno rubato la bici con cui scorazzavo per strada e macinavo chilometri.
Non per delinquenza locale, ma per minare la mia possibilità di fuggire.
Ho preso una stanza d'albergo non distante dal luogo in cui mi sono ritrovata a piedi.
Il cellulare non prendeva.
Nella stanza, è entrata una donna con fare arrogante, avvertendomi che ero in pericolo.
E non avrei avuto scampo.
L'ho messa alla porta e sono rientrata nella stanza.
Dalla porta finestra sono uscita su questo cortile interno.
Il cellulare non funzionava.
Mi sono sentita braccata e messa all'angolo.
Mi sono incazzata, e conscia del pericolo, mi sono barricata nella stanza.
Al termine del sogno, stavo ancora escogitando come mettermi in fuga.
Ho aperto gli occhi nel momento in cui uscivo nel cortile.
Pronta a correre forte.

Riflettendoci, mi rendo conto che queste sensazioni non sono positive.
Che c'è un disagio che non riesco a comporre.
Che in parte dipende da me, in parte da questa situazione nella quale mi trovo.

6 commenti:

giulia ha detto...

A volte ci ritroviamo in situazioni che mai avremmo immaginato.
Sentirsi colpevoli senza aver mai ucciso nessuno.
Sentirsi mal giudicati da chi ritenevo ... importante.
Sentirsi male in questo Natale che amplifica le mancanze.
Io mi sento così ... ma ognuno ha una finestra da cui guardare ... e purtroppo alcuni anche troppo piccola ...
Comunque sia ... a te auguro ... serenità ... anche io ho un disagio che non so comporre ... ma so da dove arriva ...
Serenità ... questo già sarebbe un traguardo ... almeno per me ...
Buon Tutto ... Giulia

.come.fossi.acqua. ha detto...


Giulia, anche io sono cosciente di come questo disagio si sia creato.
Ne sono responsabile io, però, oggi.
E questa irrequietezza non mi molla mai.
Come se fosse una malattia.

Grazie per l'augurio...Lo ricambio con affetto.

giulia ha detto...

io vivo nell'ansia ... sono sempre agitata e sempre pronta ad incazzarmi come una belva ... passerà mi dico ... ma so che fino a quando non troverò le spiegazioni che meritavo di avere ... sarà dura ...e vabbè evidentemente è questa la famosa prova di vita ...
oggi vigilia di Natale e tutto va al macero ... esco per un aperitivo almeno me la faccio passare vedendo gente ...
Auguri ... e non è una parola tanto per dire .... non ti conosco ... ma ogni volta che scrivi ho come la sensazione che potrei scrivere le stesse cose ... ciao cara ... prendiamola sull'ironico tanto non cambia un cavolo ...

.come.fossi.acqua. ha detto...



come te, una vigilia all'insegna di angoscia e rabbia.
sono uscita con la scusa dell'aperitivo, per prendere una boccata d'aria.
con la scusa di fare gli auguri agli amici, la cui compagnia mi ha annoiata in modo feroce in un secondo.
non ero in vena.
sono rientrata a casa.

viviamo vite speculari.
tu, io, altri...

magari c'è un senso più profondo, o forse è solo un'apparente comunanza.

di fondo, siamo tutti esseri umani un po' spersi.

tra poco mi aspetta la seconda serata in strada, al freddo e al gelo, e non ho molta voglia, ma uscirò.

è un sistema discutibile, ma con me funziona.

giulia ha detto...

La questione delle famiglie problematiche ... vedi mi appartiene pure ... pensa un po' ... comunque ... oggi ho trascorso la giornata con i superstiti della famiglia al ristorante ... non male ritrovare i cugini tutti, anche se ognuno con mogli diverse ... succede ... passato questo giorno ... vino, pranzo e solite cose ... dentro quel tormento che fin dalle prime luci dell'alba mi ha fatto compagnia ... nodo in gola ... ricordi e mancanze, vino e panettone ... che delirio.
Finalmente a casa e trovo notizie dal "genio" della lampada e come al solito per capirlo tra le righe avrei bisogno di un traduttore buono ... perché io ancora oggi dopo nove anni trascorsi con lui ... non lo capisco ... non gli rispondo per non sbagliare.
Perché anche a costo di morire non potrei mai andare contro me stessa e le cose in cui credo ...
Chissà cosa succederà ... a me non è mai capitata una sorpresa le cose ho dovuto sudarmele ... purtroppo.
Ogni tanto però mi piacerebbe anche ridere di felicità ..
ciao scusa se ti avveleno il natale ... baci ...

ps. le modalità per sopravvivere anche se non convenzionali ... sono sempre utili a noi che viviamo ... oltre ben vengano freddo e gelo, sigarette e musica .... moderatamente... ciao

.come.fossi.acqua. ha detto...


giulia, ci si riconosce a naso.
non mi avveleni nulla.
in bocca al lupo, per tutto.