martedì 9 maggio 2017

EVOCAZIONI E LA FIGURA MITOLOGICA DEL GRANDE AMORE


La storia breve che vi racconto ha come protagonista la sottoscritta che apre la mail e riconosce, tra la posta in arrivo, un indirizzo che le è noto, ma che non legge da anni.

"Sarà un virus, e la mail sarà di quelle partite automaticamente verso tutti gli indirizzi", ho pensato.

E nulla, non era un virus.

Ma è come se lo fosse.

E dunque non ho risposto.

Perché i più grandi amori della vita finiscono, si esauriscono, o li consumiamo fino a non lasciare che tracce poco profonde nella memoria, per camminarci dentro nei momenti di sconforto, dimenticando che il percorso vero è quello che calchiamo ogni giorno con nuovi passi.

La sua presenza, che è una distanza ormai incolmabile, è stata evocata nei giorni precedenti.

L'unico esorcismo che intendo fare è non curarmene, e continuare a studiare.


2 commenti:

sara-sky ha detto...

ben fatto.
e cmq confermi la mia teoria. Ritornano. SEMPRE. Sta a noi lasciarli nel passato, in fondo se non sono con noi nel presente, un motivo c'è.

.come.fossi.acqua. ha detto...


Esatto.