lunedì 22 maggio 2017

NON ESSERCI



La sensazione, rispetto a certi turbamenti, resta sempre quella di esser sola.
Di non avere un'estensione fisica del mio corpo su cui fare affidamento, per difendermi, per proteggermi, e nemmeno armi realmente valide, ma solo l'involucro fragile fatto di carne, ossa e pensieri, nel quale ripiego.

Avevo degli appuntamenti di lavoro, nel pomeriggio, che per fortuna non ho dovuto rinviare, ma mi hanno rinviato a domani.

Sono rientrata a casa, sono sul letto, dopo una giornata intensa e le lacrime che quasi non trattengo.
E che ho trattenuto già in due occasioni, oggi.
La tensione è tale che mi pare quasi di vedere la trasposizione in forma di nuvoletta attorno al mio corpo, come un vapore denso e opaco, impenetrabile.

So bene di non essere invincibile.
So bene di essere indifesa.
Ho i singhiozzi che mi riempiono la gola e nessuna voglia di trattenerli.

Sono forte perché mi faccio forte.
Sono sicura di me perché mi faccio sicura.
Esteriorizzare queste cose, in parte, me le fa interiorizzare.
Accrescono qualcosa che certamente c'è già.


Ho ricevuto minacce ignobili, per il lavoro che svolgo.
Sono stata a fare denuncia dai carabinieri.
Non è la prima.
Di mio non retrocedo di un passo.
Non mi vittimizzo.
Ostento sicurezza.
Dentro sono rabbiosa e in tensione.
Sono anni che va avanti questa storia e non ho più voglia di tenerla per me.
Nemmeno qui.

Ricevere minacce significa avere sempre un'attenzione in più quando esco o rientro a casa. 
Quando parcheggio e poi riprendo l'auto.
Quando vado al lavoro e nella vita privata.

La mia famiglia, puntualmente si allarma.
Stamane ho trovato mia madre che tremava.
Qualcuno mi guarda come se fossi una bestia rara, che para ogni colpo.
Corpi contundenti lanciati contro un muro che non crolla sotto il peso della violenza.

Mi faccio muro.
Dalle crepe lascio crescere, spontanei, i fiori.



4 commenti:

Bulut ha detto...

Cara, mi dispiace che ti succeda questo... ci sono davvero persone ignobili in giro. Se ho capito (grosso modo) che lavoro fai, mamma mia, non deve essere per niente facile.

Spero tanto che si risolva tutto, che ci sia un sistema efficace per proteggerti.

Io vivo in un mondo lavorativo in cui anche ci sono problemi e attriti, ma non sono davvero una pedina importante (anzi, sono probabilmente l'ultima ruota del carro) e quindi cose come quella che descrivi non ne vedo. Non so come reagirei se ricevessi delle minacce io... probabilmente avrei una paura folle per i miei bambini.

Mi dispiace di non potere fare alcunché per aiutarti. Stai attenta, mi raccomando.

.come.fossi.acqua. ha detto...


Bulut, sei sempre così materna, in un modo che davvero mi scalda il cuore leggerti.
Ti ringrazio.
Davvero.

Non sono che un numero nel mare di numeri, nel mio settore.
Le minacce le ricevo da uno squilibrato che si sente leso dal fatto che nulla possono minacce e intimidazioni, nè rivolgersi a persone più ammanigliate di me per perseguire i suoi scopi schifosi.

Di mio non ho fatto altro che lavorare onestamente.
E considerati i risultati conseguiti, il culo deve bruciargli parecchio.


sara-sky ha detto...

...brutta storia, ma mi piace la tua reazione.
Tieni duro, e guardia alta

.come.fossi.acqua. ha detto...


Sara, è stata una settimana di nervi a fior di pelle.
Ho elaborato una nuova strategia difensiva e d'attacco.
Sono in guerra.
Per la pace.