domenica 30 luglio 2017
LE FRUSTRAZIONI BRUTTE DELLE DONNE
Esattamente, quale problema hanno certe donne che, scontando per una vita problemi di salute e relazionali per i quali hanno avuto la più ampia comprensione ed un debito conforto, improvvisamente trovano un uomo e prolificano, e si sentono in diritto di farsi uscire di bocca la schifosissima domanda (si, fa schifo): "E tu, quand'è che fai un figlio?".
Non è come chiedere "quando ti laurei?", domanda similare, che pure disturba molti.
La domanda in questione è scomoda perchè ci sono donne che hanno problemi di salute, e figli non ne possono avere.
Oppure non sanno se possono averne.
E ci soffrono.
Anche se non è una loro priorità avere figli.
Perchè non dipende dal fatto che studi di più o di meno, ma da un fattore biologico, dalla natura, da qualcosa che non si può contrastare se non spendendo tanti soldi, e senza alcuna garanzia di riuscita.
La cosa più odiosa e raccapricciante, è che, dopo una vita di sbattimenti, dopo esserci riuscite, proprio certe donne che hanno sofferto di questi problemi, si rivalgono nei confronti di altre che invece non possono, o non sanno se possono avere figli.
E dunque, così ho risposto all'amica d'infanzia che sorridendo mi ha posto il quesito.
"Io non so nemmeno se posso averne, di figli."
Si è scusata, ed io mi sono sentita mortificata per lei.
Io non vorrei scuse.
Vorrei solo delicatezza.
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4 commenti:
Condivido in pieno questo post.
La gente dovrebbe farsi non dico tanto, tre quarti di cazzi propri e il mondo sarebbe migliore.
M., la delicatezza ed il pudore, rispetto ad argomenti tanto sensibili, dove sono andati a finire?
e non parliamo di vecchie di paese, ma di donne che vivono e lavorano e sono madri, e nonostante tanta emancipazione e tanto studio, non riescono ad emanciparsi da certi discorsi.
Se vuoi delicatezza sei nel posto sbagliato.
O con la gente sbagliata, che è sempre un posto sbagliato pure quello.
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