venerdì 8 settembre 2017

LE COSE CHE HO VISSUTO PRIMA INVECE CHE DOPO



A volte mi domando se non sia una sorta di vita a ritroso, questa che vivo.

Se tutto quello di cui disponevo, e ho perso (senza guadagnarmelo, e senza essere la causa della sua perdita) non corrisponda integralmente ad altra vita.

Se non dovevo rimetterci io, la vita, fuori quel negozio, quando l'ubriaco a bordo dell'auto di grossa cilindrata sbandò, andando a finire in mezzo alla folla sul marciapiede.

A me arrivò solo l'onda d'urto, nel negozio di fronte, ma un minuto prima ero lì, su quel marciapiede a guardare le vetrine illuminate dei bei negozi del centro.

Chissà che stai facendo, cosa è andato storto, se è stata solo nostalgia, o l'intreccio di fili che si tendono, che assumono vita autonoma fino a finirci intrappolati...

Una rete che assomiglia a quelle di salvataggio poste sotto le giravolte aeree dei trapezisti, e nel contempo a quelle dei ragni, dove restano intrappolatre le mosche.

Siamo mosche, noi?

Insetti dalla vita breve ma intensa?

Volteggiamo sulla merda, combattuti tra la repulsione e la sopravvivenza?




2 commenti:

Anonimo ha detto...

è un peccato come è strutturato questo blog. Sembra ti accadano tante cose interessanti, ma passa la voglia a leggerlo perché è tutto sottinteso. Che senso ha avere un blog se non vuoi che chi ti legge capisca. Scrivi un diario segreto a quel punto.

.come.fossi.acqua. ha detto...



anonimo, rientra nella libera scelta di ciascuno impostare un blog in un modo o nell'altro.

la mia scelta è questa.

nessuno si senta obbligato a leggere, o a commentare, se non vuole.

farò tesoro del suggerimento, comunque.

grazie.