martedì 24 ottobre 2017

E NON MANGIARE TROPPA MARMELLATA



Divisi tra lo studio e il lavoro e i Paesi, la differenza tra i nostri stati può essere sussunta negli avvisi che vicendevolmente ci facciamo.

Il suo, di non incazzarmi.

Il mio, di non mangiare troppa marmellata.

E' passato un anno, questo ottobre.
Un anno in cui tutto è successo, e la vita è cambiata, ed anche la prospettiva.
Tutto può ancora cambiare, e mi auguro in meglio.

Seriamente speranzosa, e non più solo battagliera, continuo a barcamenarmi negli impegni quotidiani, relegandoli ad adempimenti da spicciare il prima possibile per non sottrarmi allo studio.

E' arrivata una prima correzione del lavoro fatto sinora, che necessita di essere limato e fissato e arricchito, corredata da una risposta entusiasta.

Tutto questo studio richiede un ultimo sforzo, lo scatto finale.

Ho un'ansia che non riesco a misurare, e ho dovuto cambiare integratori, perchè i nuovi mi hanno portato un po' di tachicardia.

Qualcuno ronfa bellamente sulla sedia alla mia sinistra, qualcun'altro è in giro per lavoro, lontano dagli occhi, ma non dal cuore, ed io sono a questa scrivania che studio e scrivo e rifletto, e trattengo la voglia di bere il quarto caffè della giornata.


5 commenti:

Bulut ha detto...

:)

Sono una patita del buon caffè (e non sai quanto mi manca qui dove sono... in Italia è davvero il massimo).

L'altra cosa che mi ha fatto sorridere è quella frase in chiusura qualcun'altro è in giro per lavoro, lontano dagli occhi, ma non dal cuore.
Non credo di averlo detto, ma al momento ho anch'io qualcuno che è molto molto lontano dagli occhi, ma non dal cuore. Vicende alterne si susseguono, e sicuramente non avremo mai alcuna possibilità concreta di un legame stabile "normale", viste le rispettive situazioni. Però la frase sopra descrive esattamente quello che sento io per il "mio" qualcuno... chissà come andrà a finire, questa mia strana storia.

In bocca al lupo per lo studio! :)

sara-sky ha detto...

concordo con Bulut,
la frase è stupenda. Ci sono fin troppe persone che sono capaci di esserci fisicamente, ma non mentalmente.
Vi abbraccio

.come.fossi.acqua. ha detto...



Bulut, io ti auguro che l'impossibile diventi possibile.
A volte capita.
Soprattutto quanto più sembra impossibile.
E molto dipende dall'impegno che ci si mette.
Da quanto realizzi che lo vuoi e quanto ti ci impegni per ottenerlo.
Sembra scontato, ma la chiave di volta del cambiamento, l'unico modo per sortire un risultato, è tante volte davvero solo questo.

In bocca al lupo per il tuo cuore che batte forte!

.come.fossi.acqua. ha detto...



Sara, sto alzando adesso la testa dai libri, e sono stanca, e sono sola in mezzo alle carte.
Però si, è solo una solitudine fisica, è solo temporanea, pesa poco e niente ;-)

Bulut ha detto...

Grazie grazie :)

In realtà non so bene cosa augurarmi, ma di certo il mio cuore batte forte un bel po' :)

Per ora sono felice di questo e basta, e poi si vedrà cosa la vita porta. Da parte mia, cerco di esserci e di volerlo. Però l'unica cosa di reale è proprio questo continuare a sentirsi, vicini e lontani allo stesso tempo, in parte ancora estranei, scoprendosi piano piano. Vedremo... è già incredibile tutto questo, per me, che ero praticamente rassegnata ad invecchiare senza che il cuore battesse, corrisposto, mai più. (Va beh, sembra tragica, ma davvero pensavo fosse la cosa più probabile, per me, vista la mia storia, la mia realtà, etc etc etc).

Un abbraccio a voi! :)